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Alla scoperta del tè

Alla scoperta del tè

Lo sapete che il rappresenta la bevanda più consumata al mondo dopo l’acqua? Il tè vanta una storia antichissima, che affonda le proprie radici nella Cina di 6000 anni fa: nelle montagne Tianluo sono stati portati alla luce alcuni resti archeologici che testimoniano le prime coltivazioni di tè e, nella cultura orientale, vi sono diverse leggende sull’origine di questo infuso. In Europa la diffusione del tè risale al XVII secolo e raggiunge l’apogeo della notorietà con la fondazione della Compagnia delle Indie Orientali in Gran Bretagna.

Già 6000 anni fa il tè era utilizzato come bevandaIl tè è una bevanda antichissima, addirittura risalente a 6000 anni fa

 

Nella tradizione cinese il rituale di preparazione e consumo del tè assume un connotato quasi spirituale, tanto che nel tempo questo infuso ha acquisito la fama di vera e propria bevanda medicinale, sulle cui proprietà sono state scritte diverse opere. Anche la medicina moderna ha subito il fascino di questa bevanda intrigante; difatti, diversi studi ne hanno evidenziato i potenziali benefici per la salute: scopriamo insieme quali sono.

Cosa si nasconde in una tazza di tè?

La semplicità del gesto con cui consumiamo una tazza di tè rende difficile immaginare la complessità di sostanze bioattive che si nascondono in questo infuso.

Il tè è ricco di flavonoidi, un gruppo di polifenoli con potente attività antiossidante, sostanze in grado di contrastare la diffusione dei radicali liberi, responsabili dell’invecchiamento e della degenerazione cellulare che si trova alla base di molte malattie croniche.

Il consumo quotidiano di tè sembra avere un effetto cardioprotettivo, attraverso meccanismi come la riduzione della pressione sanguigna e la maggiore disponibilità di ossido nitrico, una sostanza indispensabile per mantenere la corretta funzionalità dei vasi. Il consumo dei flavonoidi del tè è stato associato inoltre al miglioramento dell’attività delle piastrine, responsabili della coagulazione del sangue, nonché alla stimolazione delle risposte antinfiammatorie.

I componenti del tè agirebbero anche sul profilo di grassi plasmatici: i flavonoidi sono in grado di prevenire l’ossidazione delle lipoproteine a bassa densità (LDL, il cosiddetto “colesterolo cattivo”), che rappresenta un evento chiave nello sviluppo di malattie cardiovascolari, come l’infarto.

 

Gli effetti benefici del tè e dei suoi polifenoli sono molteplici e, molti, ancora in fase di studioIl tè è ricco di flavonoidi e possiede molti effetti benefici, alcuni confermati altri in fase di studio

 

Vi sono osservazioni circa la possibile efficacia dei polifenoli nel controllo dello sviluppo tumorale, non solo attraverso l’azione antiossidante, ma anche mediante un effetto antinfiammatorio. Tuttavia, i dati ad oggi disponibili sono insufficienti per sostenere un effetto preventivo da parte del tè nei confronti del rischio di tumori. Studi sperimentali hanno messo il luce la possibil attività protettiva nei confronti di agenti dannosi come il fumo di sigaretta e l’alcol e la potenziale capacità di inibire due enzimi, l’amilasi salivare e la lipasi pancreatica, con l’effetto di ridurre l’assorbimento di carboidrati e grassi da parte del nostro organismo.

Infine, il consumo di tè contribuisce ad apportare liquidi e non fornisce calorie (a patto, ovviamente, che non lo zuccheriamo); per questo può essere consumato con tranquillità anche da coloro che seguono regimi dietetici ipocalorici, meglio se come sostituto di altre bevande zuccherine o acaloriche prive di importanti fattori nutrizionali. Gli specialisti raccomandano di consumarlo frequentemente e in piccole quantità, per ottenere i migliori risultati.

In particolari condizioni, però, è importante limitare il consumo di tè; ad esempio, chi soffre di gastrite o reflusso gastrico dovrebbe prestare attenzione a questa bevanda per il rischio di irritazione della mucosa dello stomaco, mentre le donne in gravidanza dovrebbero considerare il contenuto in caffeina e moderarne l’introduzione.

I tè sono tutti uguali?

Tè nero, tè verde, tè rosso, oolong (tè blu), tè giallo e bianco: esistono molteplici varietà di tè, ricavate dalle foglie della stessa pianta, la “Camellia sinensis”; ciò che le contraddistingue e le caratterizza dal punto di vista organolettico e nutrizionale è il tipo di trattamento subito. Ad esempio, il tè nero va incontro a fermentazione, mentre il tè verde viene semplicemente appassito, sminuzzato ed essiccato. Nonostante l’origine sia comune, la composizione chimica delle varietà di tè è completamente diversa. Il tè nero, tipico dell’India e dello Sri Lanka, rappresenta la varietà di tè più ricca di caffeina. In una tazza da 150 ml circa il contenuto di caffeina varia mediamente dai 40 ai 100 mg; un quantitativo piuttosto rilevante se si considera che un espresso ne contiene circa 80 mg. Il tè nero è anche il più ricco di teofillina, una sostanza simile alla caffeina, associata, in alcuni casi, alla terapia dell’asma persistente.

 

Differenti tipologie di tèEsistono moltissime tipologie diverse di tè, tutte ottenute dalla foglia della stessa pianta ma ciascuna con particolari caratteristiche

Per la presenza di questi princìpi attivi, l’infuso acquista proprietà stimolanti, eccitanti e diuretiche. Durante la fase di fermentazione che caratterizza la lavorazione del tè nero, avvengono dei cambiamenti profondi nella natura chimica delle catechine, che si ossidano portando alla formazione di pigmenti neri, le cosiddette teaflavine. Al contrario, nel tè verde la quantità di catechine rimane invariata; pertanto, per evitare di distruggere parte dei suoi principi attivi, è consigliato per l’infusione non usare acqua troppo calda: la temperatura ideale è di circa 80°ed il tempo di infusione non dovrebbe superare i 2 minuti.

Elisir di lunga vita?

A questo punto, però, una precisazione è doverosa: non abbiamo mai parlato di “quantità”, ma quanto tè occorre introdurre affinché si possano esplicare i suoi effetti protettivi e benefici?

Nella maggior parte dei casi, gli studi che hanno evidenziato le potenzialità del tè hanno utilizzato quantità molto elevate, spesso sotto forma di supplemento, ad una concentrazione paragonabile a quella che si ottiene bevendo circa 10 tazze di tè. Davvero tante!

Regalarsi una tazza di tè può rappresentare certamente un momento di relax e un piccolo dono al nostro organismo e alla nostra salute, ma non dimentichiamo che nessun alimento o bevanda può costituire di per sé la panacea di tutti i mali: una dieta equilibrata e uno stile di vita sano ed attivo sono due elementi da cui la nostra salute non può prescindere. Certamente consumare tè rientra a pieno diritto nella gamma di abitudini sane che dovremmo cercare di fare nostre nell’ottica di migliorare l’aspettativa e la qualità di vita, ma, come sempre, in maniera razionale e consapevole.

http://blog.edoapp.it/alla-scoperta-del-te/

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